STORIA DELLA FONDAZIONE

1972 INIZIANO I LAVORI PER IL CATALOGO E CIRCOLANO I PRIMI FALSI

Iniziano i lavori per il primo catalogo generale curato da Germano Celant, anche in conseguenza del fatto che ci si rende conto del tentativo di circolazione dei primi quadri falsi.

Piero Manzoni in vita ha già un mercato delle proprie opere, che anzi addirittura cresce nei prezzi dai primi anni della sua carriera agli ultimi. Subito dopo la morte questo mercato continua, anche stimolato dalle numerose mostre personali e collettive in gallerie e presso le istituzioni, in Italia e all’estero. I quadri, seppur fatti con tecniche abbastanza precise e rigorose, sembrano facili da imitare e così già alla fine degli anni ’60 vengono prodotti i primi falsi. L’effetto positivo delle mostre è anche di stimolare gli studi sull’artista e per tutte queste ragioni si ritengono maturi i tempi per un catalogo, che raccolga e definisca un primo nucleo di opere autentiche.

Il lavoro viene affidato dalla famiglia a Germano Celant, che inizia quindi la raccolta dei materiali.

 

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Materiale fotografico inviato dai collezionisti per l’inserimento nel catalogo

Germano Celant, 1973