STORIA DELLA FONDAZIONE

1981-1991 NUOVI FALSI SUL MERCATO

Anche in conseguenza della continua crescita del valore economico delle opere di Manzoni, gli anni ‘80 hanno visto purtroppo una parallela crescita della falsificazione dell’artista - già iniziata peraltro verso la fine degli anni ‘60.

Mentre Freddy Battino e Luca Palazzoli iniziano a metà anni ‘80 la raccolta dei materiali per un nuovo catalogo ragionato, si forma in contemporanea un gruppo che si autonomina “Associazione Amici di Piero Manzoni” in diretta polemica con Celant, la famiglia, i cataloghi usciti o in lavorazione, e chiunque abbia fatto o stia facendo un lavoro scientifico sull’artista. Detta associazione pubblica un suo libro - in copertina un “Achrome” … arancione! -  che esce nel 1991 (disconosciuto anni dopo dal loro stesso presidente e promotore). Il libro contiene 332 opere: a oggi 57 di queste sono state giudicate false dai Tribunali, in diversi procedimenti civili e penali. Oltre a queste, altre 60 ivi pubblicate sono state ritenute non autentiche dalla Fondazione Piero Manzoni (per un totale di 117 quadri). Insieme alla produzione e diffusione di quadri apocrifi, questi gruppi diffondono notizie false sull’artista, alcune delle quali ancora oggi in circolazione.

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Copertina del libro Piero Manzoni, Associazione Amici di Piero Manzoni, Milano

Alcune pagine del libro in cui sono pubblicate opere giudicate false dal Tribunale di Milano