BIOGRAFIA

1957 PRIMI MANIFESTI TEORICI

Manzoni, il quale ora dispone di uno studio in via Montebello, è impegnato nella redazione di testi teorici sempre più ambiziosi che pubblicherà quest’anno, e in occasione della mostra alla Pater del manifesto a stampa L’arte non è vera creazione…, firmato anche da Sordini e Verga, in cui si afferma: “La difficoltà sta nel liberarsi dai fatti estranei, dai gesti inutili; fatti e gesti che inquinano l’arte consueta dei nostri giorni, e che talora anzi vengono evidenziati a tal punto da diventare insegna di modi artistici”: si deve giungere a “Immagini che sono le immagini prime, i nostri totem, nostri e degli autori e degli spettatori, poiché sono le variazioni storicamente determinate dei mitologemi primordiali (mitologia individuale e mitologia universale si identificano)”.

In cerca di una collocazione autonoma nell’orizzonte dell’arte nucleare, che gli è la più prossima, e di una visibilità individuata, in giugno diffonde al bar Jamaica, luogo di ritrovo d’artisti in via Brera, il manifesto Per una pittura organica, anch’esso firmato con Sordini, Verga e con i nucleari napoletani Guido Biasi e Mario Colucci (“Noi vogliamo organicizzare la disintegrazione. In un mondo disintegrato noi vogliamo arrivare a scoprire, a rivelare a noi stessi le intime strutture, i germi fecondanti la nostra esistenza organica. Vogliamo stabilire inequivocabilmente queste presenze”), e il 29 di quel mese partecipa alla “Quinta mostra mercato dell’arte” organizzata alla milanese Schettini, galleria di riferimento dei nucleari e del gruppo Phases.

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Senza titolo, 1957 c., olio su tela, 49,9 × 39,9 cm

Manifesto Per una pittura organica, Milano, giugno 1957