BIOGRAFIA

1958 “ALLIBITE SUPERFICI DI BIANCO ASSOLUTO”

La mostra “Fontana Baj Manzoni” si inaugura il 4 gennaio alla Galleria Bergamo di Bergamo, e passa il 23 marzo alla Galleria del Circolo di Cultura di Bologna. Il testo introduttivo è di Luciano Anceschi, grande studioso di estetica e fondatore due anni prima della rivista d’avanguardia “Il Verri”.

Nella prima edizione della mostra Manzoni espone, si legge nei testi di Anceschi, “superfici caotiche con un colore che simula la lacca o gli smalti, nitidi incubi dell’inconscio, tenaglie oscure di presenze fantastiche e repugnanti, non senza una memoria surrealista e come una gnomica di sogno”, nella seconda invece “tenta allibite superfici di bianco assoluto, affidate alla sensibilità nel trattare la materia e rotte da rilievi plastici e dalle loro ombre”, presentando per la prima volta le nuove opere.

Opere acrome in gesso sono protagoniste anche della personale che si apre il 22 aprile alla Galleria Pater: due di esse vengono acquistate da Antonio Boschi, che in seguito donerà la propria collezione alle Civiche Raccolte d’Arte milanesi.

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Achrome, 1958, gesso e tela, 60 × 120,5 cm

Locandina della mostra “Piero Manzoni”, Galleria Pater, 1958

Achrome, 1958, tela grinzata e caolino, 30 × 24,5 cm

Achrome, 1958, tela grinzata e caolino, 70 × 90 cm